A brevissimo, in tutti i 464 fast food Mc Donald’s italiani, sarà possibile trovare un’insalata di pasta a marchio Barilla al prezzo di 5€, secondo Mc Donald’s, realizzata con “un mix equilibrato e sapiente di tonno, pomodori, peperoni, capperi ed olive, insaporiti da un pizzico d’origano e sale.”
E’ stato infatti recentemente firmato un accordo in tal senso tra Barilla e McDonald’s, il gigante americano della ristorazione veloce simbolo della globalizzazione.
L’obiettivo è quello di vendere 2 milioni di piatti entro la fine dell’anno.
Nel presentare questo accordo i big boss delle due società ed il corriere della sera inanellano una serie di dichiarazioni che mi lasciano piuttosto perplesso!!
L’amministratore delegato McDonald’s Italia, Roberto Masi, ci fa sapere testualmente: “Siamo orgogliosi di avviare questa collaborazione con Barilla, l’azienda simbolo della pasta ed icona del Made in Italy”, ed afferma “McDonald’s sta portando avanti con impegno e successo questa strategia d’incontro con i target del nostro paese da un lato rispondendo ai gusti degli italiani, dall’altro scegliendo le eccellenze produttive italiane, di cui Barilla è un grande esempio”.
Gli fa eco Claudio Colzani (ex Unilever), amministratore delegato del Gruppo Barilla che ci informa di quanto in Barilla siano “lieti di contribuire al percorso intrapreso da McDonald’s di ampliare l’offerta di prodotti italiani di qualità”.
Mentre Dario Di Vico, dalle pagine del corriere.it apre l’articolo che presenta di questo accordo con questa testuale frase: ”Per i puristi del cibo made in Italy McDonald’s e Barilla rappresentano il diavolo e l’acquasanta, eppure hanno appena deciso di lavorare assieme.”
In tutte queste affermazioni c’è davvero poca coerenza.
Barilla potrà essere un’eccellenza dal punto di vista produttivo, ma se si vuole parlare di qualità, conosciamo ben altre realtà; piccoli produttori di pasta artigianale che utilizzano solo grani italiani ben miscelati (Pasta Cavalieri) o che producono coltivando loro stessi il grano che diventerà la loro pasta (Pasta Mancini).
Mi fa persino un pò di tristezza il tentativo di spacciare la pasta Barilla come in icona del made in Italy.
Barilla non è l’acquasanta, ma semplicemente una multinazionale come Mc Donald’s di dimensioni un pò più ridotte, ma con la stessa logica di profitto legato ai volumi.
Visti i tempi, non può che farmi piacere sapere che Mc Donald’s abbia in programma la creazione di ben 3000 posti di lavoro di cui 1100 entro il 2013 e, altrettanto, non può che farmi felice vedere come un sentimento generalmente diffuso, che chiede un’alimentazione realmente di qualità, influenzi una multinazionale delle dimensioni di Mc Donald’s.
Certo non dimentico che resta tutto, anche e soprattutto, una faccenda di business, come lascia ben intendere Scatti di Gusto.
L’autorevole rivista on-line dedicata al cibo, afferma che “Barilla punta al raddoppio del fatturato entro il 2020 (da 3 a 6 miliardi di euro) e le nuove insalate di paste dovrebbero portare da sole a ricavi per 10 milioni di euro. Le potenzialità dell’accordo sono più chiare se si pensa che in Europa i punti vendita McDonald’s sono 7 mila che salgono a 30 mila se si considera il mondo intero.”
Fonti: corrieredellasera.it ECONOMIA, scatti di gusto “Barilla sbarca da Mc Donald’s”.
(Rosso e Grasso)